Quanto è in forma il nostro pene? La vera ginnastica da letto.

Secondo l’opinione degli urologi, le erezioni notturne sono una sorta di “allenamento” naturale del pene per ossigenare i tessuti e mantenere la giusta elasticità.

Un vero e proprio allenamento passivo per "LUI" durante il sonno, per migliorarne la funzione e la prestazione da sveglio

Due, tre, fino a cinque volte in una sola notte, l’erezioni di cui molti uomini spesso neppure si accorgono o che, in alcuni casi,  possono provocare anche dei leggeri fastidi sono sinonimo di salute del pene.

Infatti se questi movimenti involontari scomparissero sarebbe un problema: secondo gli esperti è il primo segno  di una possibile disfunzione erettile. 

Per essere sicuri che il proprio apparato erettile sia in forma, può essere utile prestare attenzione  al fenomeno fisiologico e spontaneo della nocturnal penile tumescence (tumescenza peniena notturna)  ovvero quell’allenamento che avviene ogni notte e che aiuta la funzione erettile permettendo di ossigenare i corpi cavernosi e mantenere la giusta elasticità. 

Infatti attraverso questa attività spontanea è possibile mantenere lo stato di efficienza della muscolatura liscia intra-cavernosa.

Questo costituisce un training vero e proprio così come avviene per gli altri muscoli del corpo grazie all’attività fisica.

Le “sedute di allenamento” potrebbero, in teoria, anche essere migliorate con verosimili vantaggi sulla funzione. Numerosi studi clinici dimostrano, per esempio, che aumentare il livello del testosterone  consente una maggiore attività notturna del tessuto erettile che potrebbe riflettersi in migliori performance durante i rapporti sessuali.

Sarebbe quindi possibile eseguire un vero e proprio allenamento passivo per “LUI” durante il sonno, (Sexual Male Sleeping training – S.M.S. training) atto a migliorarne la funzione e la prestazione da sveglio!

Per verificare infine che la funzionalità del proprio organo erettile sia nella norma è possibile anche ricorrere ad  un test di valutazione,  il nocturnal penile tumescence test (NPT  test)  che viene  eseguito con un apparecchio computerizzato, il  Rigi Scan  che consente di  evidenziare eventuali alterazioni organiche della erezione.

Ma come si fa a capire grazie ad un metodo “fai da te” che si sono verificate delle erezioni notturne?

Semplicemente utilizzando il vecchio test del “francobollo”. In un periodo dove le e-mail la fanno da padrone, acquistare un francobollo torna ad essere fondamentale.

Applicando un francobollo sul corpo del pene a riposo la sera prima di coricarsi, se questo si e’ parzialmente staccato al mattino vuol dire che la tensione dovuta alla erezione notturna ne ha provocato il distacco.


Articoli correlati